Lettera del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa al Presidente del Senato La Russa sul ddl sicurezza: non approvate il testo attuale, violerebbe i diritti fondamentali e gli impegni internazionali del paese.
Roma, 20 dicembre 2024
Dopo le preoccupazioni espresse in occasione del dibattito sul DDL sicurezza alla Camera dall’ufficio diritti umani e democrazia dell’OSCE, arriva oggi la posizione del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio D’Europa, Michael O’Flaherty.
Già nei giorni scorsi decine di reti, associazioni e organizzazioni per i diritti umani e civili in Europa avevano sottoscritto una dichiarazione comune sul diritto alla protesta e contro il ddl, mentre la società civile italiana ha animato, con oltre 200 sigle, una grande manifestazione nazionale che ha attraversato la città di Roma con 100.000 partecipanti lo scorso 14 dicembre.
Con una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente del Senato Ignazio La Russa, https://rm.coe.int/letter-to-president-of-the-senate-italy-by-michael-o-flaherty-council-/1680b2e8d7 e resa pubblica oggi, si sottolinea come gran parte degli articoli del ddl in questione rischiano di violare o contraddire i diritti fondamentali, tra i quali il diritto alla libertà di espressione e di riunione pacifica riconosciuti da convenzioni internazionali di cui l’Italia è parte tra cui la Convenzione Europea sui Diritti Umani.
In particolare il Commissario per i Diritti Umani sottolinea come il Ddl 1236 estenda in maniera eccessiva la possibilità di intervenire in riunioni pubbliche o contro individui che partecipano a proteste pacifiche. Preoccupano in particolare: l‘articolo 14 sui blocchi stradali; l’articolo 11 sulle aggravanti per reati commessi all’interno o in prossimità di stazioni ferroviarie o della metropolitana; l’articolo 13 sulla possibilità di impedire accesso a talune aree in prossimità di infrastrutture di trasporto; l’articolo 24, che introduce pene detentive per la “deturpazione” di edifici o beni di pubblica utilità; l’articolo 26, che introduce il reato di rivolta carceraria e l’articolo 27, che introduce il reato di rivolta in centri di detenzione per migranti .
“Ritengo che queste disposizioni, che introducono reati definiti in termini vaghi e includono altre severe restrizioni, creino spazio per un’applicazione arbitraria e sproporzionata, colpendo attività che rappresentano un legittimo esercizio della libertà di riunione o espressione pacifica. In particolare, prevedendo l’imposizione di pene detentive significative per la sola partecipazione a manifestazioni che potrebbero non essere state violente o aver causato danni, il disegno di legge 1236 impone restrizioni che potrebbero non essere coerenti con i requisiti della Convenzione. Inoltre, crea un effetto di raffreddamento sul legittimo esercizio delle libertà pubbliche, di cui le autorità devono tenere conto quando progettano misure legislative.” si legge nella lettera, dove si aggiunge che alcune delle misure previste sembrano essere dirette specificamente ad attivisti ambientalisti già oggetto di misure restrittive note agli uffici del Consiglio d’Europa.
Il Commissario per i Diritti Umani invita pertanto a non approvare il disegno di legge a meno che non vengano apportate modifiche sostanziali. “Chiedo rispettosamente ai membri del Senato di astenersi dall’adottare il disegno di legge, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani.”
Come rete In Difesa Di, accogliamo positivamente la posizione e le raccomandazioni espresse dal Consiglio d’Europa, ed esortiamo senatori e senatrici a dar seguito alle stesse, al fine di assicurare il pieno rispetto degli impegni internazionali presi dal paese in materia di diritti civili e diritti umani.
Ribadiamo inoltre la nostra preoccupazione per la deriva securitaria che tale disegno di legge prefigura. A maggior ragione considerando che il nostro paese quest’anno è sottoposto alla revisione periodica dello stato di attuazione degli impegni internazionali sui diritti umani da parte del Consiglio ONU Per i Diritti Umani (UPR-Universal Periodic Review) che include per l’appunto i diritti civili, e le libertà fondamentale così minacciate dall’attuale testo in discussione al Senato.
Proprio in ragione dei rilievi fatti dal Consiglio d’Europa, riteniamo che il disegno di legge 1236, ora al vaglio del Senato, vada ritirato, dato che alle condizioni attuali non risulta in alcuna maniera emendabile.
Per maggiori informazioni:
info@indifesadi.org
Francesco Martone, coordinamento whatsapp 338 4051174
Francesca Caprini, comunicazione 349 5812670
LETTER FROM THE COUNCIL OF EUROPE COMMISSIONER FOR HUMAN RIGHTS TO THE PRESIDENT OF THE ITALIAN SENATE ON THE SECURITY BILL: DO NOT APPROVE THE CURRENT TEXT, IT WOULD VIOLATE THE COUNTRY’S FUNDAMENTAL RIGHTS AND INTERNATIONAL COMMITMENTS.
Rome, December 20, 2024.
Following concerns expressed during the debate on the Security DDL in the House by the OSCE’s Office for Human Rights and Democracy, comes today the position of the Council of Europe’s Commissioner for Human Rights, Michael O’Flaherty. Already in recent days, dozens of human and civil rights networks, associations and organizations in Europe had signed a joint statement on the right to protest and against the DDL.
In a letter sent in recent days to Senate President Ignazio La Russa, and made public today, it is stressed that most of the articles of the ddl in question risk violating or contradicting fundamental rights, including the right to freedom of expression and association, recognized by international conventions to which Italy is a party including the European Convention on Human Rights.
In particular, the Human Rights Commissioner points out how Bill 126 overextends the possibility of intervening in public assemblies or against individuals participating in peaceful protests. These include Article 14 on roadblocks, Article 11 on aggravating circumstances for offenses committed in or near railway or subway stations, Article 13 on the possibility of preventing access to certain areas near transportation infrastructure, Article 24 introducing prison sentences for “defacing” buildings or public property, Article 26 introducing the crime of prison riot, and Article 27 introducing the crime of rioting in migrant detention centers .
“It is my view that these provisions, which introduce offences that are defined in vague terms, and include other severe restrictions, create room for arbitrary and disproportionate application, affecting activities that represent a legitimate exercise of freedom of peaceful assembly or expression. In particular, by providing for the imposition of significant prison sentences merely for participating in demonstrations that may not have been violent or caused damage, Bill 1236 imposes restrictions that may not be consistent with the requirements of the Convention. It also creates a chilling effect on the legitimate exercise of public freedoms, which authorities must take into account when designing legislative measures” , reads the letter, where it adds that some of the planned measures appear to be specifically aimed at environmental activists already subject to restrictive measures known to Council of Europe offices.
The Human Rights Commissioner therefore urges that the bill not be passed unless substantive changes are made. “I respectfully ask members of the Senate to refrain from adopting the bill unless it is substantially amended to ensure that it meets the Council of Europe’s human rights standards.”
In Difesa Di welcomes the position expressed by the Council of Europe, and urge senators and senators to follow up on them in order to ensure full compliance with the country’s international civil and human rights commitments. Precisely because of the remarks made by the Council of Europe, we believe that The bill should be withdrawn, since under current conditions we do not see it as amendable. We also reiterate our concern about the securitarian drift that this bill foreshadows. All the more so since our country this year is subject to the periodic review of the state of implementation of international commitments on human rights by the UN Human Rights Council (UPR-Universal Periodic Review) which includes precisely civil rights, and the fundamental freedoms so threatened by the current text under discussion in the Senate.
For more information:
info@indifesadi.org
www.indifesadi.org
Francesco Martone, 338 4051174
Francesca Caprini 34958126700