No alle initimidazioni: da IDD solidarietà a ReCommon denunciata da Eni

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La rete In Difesa Di si unisce alle tante voci di solidarietà verso Antonio Tricarico dell’organizzazione italiana ReCommon, che in queste ore si stanno sommando in risposta alla denuncia della multinazionale Eni contro lo stesso Tricarico.

L’azione legale della multinazionale italiana è scattata negli scorsi giorni, dopo che la trasmissione Report aveva dato spazio il 5 maggio ad un’intervista ad Antonio Tricarico, che evidenziava pesanti correlazioni fra le tempistiche dell’ottenimento della licenza del giacimento egiziano di gas Zohr da parte di Eni e le torture e l’assassinio di Giulio Regeni da parte delle forze di sicurezza del Cairo.

La rete In Difesa Di esprime vicinanza a Tricarico e a ReCommon – che da tempo conduce insieme ad altre realtà un coraggioso lavoro di giornalismo ambientale e di denuncia sistematica delle illegalità da parte di multinazionali scorrette o criminose nei confronti di popoli e territori, fra cui  Greenpeace, organizzazione fra le fondatrici della rete In Difesa Di, che lo scorso ottobre insieme a ReCommon è stata citata in giudizio proprio da Eni innanzi al Tribunale civile di Roma per aver intrapreso «una campagna d’odio» nei confronti dell’azienda; ed inserisce l’azione di Eni come l’ennesima dimostrazione del clima di censura e repressione che in questo momento storico vivono le organizzazioni ambientaliste e per i diritti umani in Italia. 

La rete “In Difesa Di – per i diritti e per chi li difende”, dal 2016 coordina decine di organizzazioni italiane impegnate nell’accompagnamento e nella difesa di difensore e difensori di diritti umani ed ambientali in Italia e nel mondo, ed è fermamente al fianco di coloro che si battono contro la crisi climatica e chi la produce.

Ci auguriamo, tutte e tutti insieme, che lo strapotere dei colossi finanziari sia arginato da quello che è a tutti gli effetti il diritto di parola, di opinione e dello svolgimento delle inchieste giornalistiche, così come previsto dagli ordinamenti democratici dei Paesi, fra cui ci risulta sia ancora l’Italia. 

Roma, 20 novembre 2024